La Knowledge Based Medicine (KBM) o medicina basata sulle conoscenze, cioè sulla visione fisiopatologica che quasi regolarmente si deve associare alla EBM per valutare l’applicabilità al singolo paziente di quanto stabilito da evidenze di gruppo, quasi sempre “medie” e ottenute su campioni quasi sempre altamente selezionati della popolazione dei pazienti che condividono un determinato problema clinico.
Questa valorizza gli strumenti utili per personalizzare l’intervento medico sul singolo paziente, mantenendolo strettamente ancorato alle conoscenze disponibili, ma non limitatamente a quelle dei trial clinici controllati. Si può così superare la concezione “ingessata” della medicina basata sulle evidenze per approdare a quella più dinamica di “medicina basata sulle conoscenze” (Bertolini 2014).